Note sul movimento dei “forconi” e i conflitti interni della borghesia.

Le mobilitazioni dei “forconi”, in maniera un po’ inaspettata, hanno catturato l’attenzione dell’intero mondo politico. Percepiti come qualcosa di non dissimile da una sagra folcloristica hanno finito, attraverso alcune giornate di mobilitazione sparse in parti non irrilevanti del territorio nazionale, con l’obbligare un po’ tutti a ragionare sul significato e il senso di quella che, a detta degli organizzatori, si è presentata come l’inizio della “rivoluzione popolare”. I reportage sulle manifestazioni sono talmente tanti che pare superfluo starne a riportare l’ennesima sintesi. Scoop giornalistici a parte, ciò su cui sembra importante intervenire è il dibattito che, a sinistra, si è aperto intorno a queste giornate.