Le elezioni legislative in Venezuela hanno visto la sconfitta dei compagni e la vittoria dell’oligarchia. Per i media nostrani e per i potenti in tutto il mondo si tratta di una vittoria della democrazia contro la dittatura; per noi è una vittoria della peggior borghesia contro il popolo.
Chi ha vinto detiene il potere economico, del sistema dell’informazione. Chi ha vinto ha affamato il popolo in tutta la storia del Venezuela e ha approfittato del crollo del prezzo del petrolio per scatenare la guerra economica contro le classi popolari.
Il governo erede di Chavez ha accettato di sottoporsi all’ennesima prova elettorale in condizioni difficilissime. Sicuramente non sta a noi soffermarci sugli errori del processo bolivariano e sulle cautele che hanno mantenuto il potere saldamente nelle mani dei nemici dei lavoratori. Da oggi si riapre una discussione in cui i compagni del Venezuela sapranno trovare il modo per uscire dall’impasse.
Noi ribadiamo la nostra ammirazione verso chi ha condotto il Venezuela in questi anni. Sappiamo riconoscere i volti e i comportamenti dei nostri nemici in tutto il mondo. Sappiamo anche che chi esulta oggi in Italia e nel mondo è il nostro nemico. Avete vinto una battaglia. Prima o poi vi faremo perdere la guerra.