Ieri pomeriggio, mentre un gruppo di lavoratori appalti IREN minacciava lo sciopero della fame davanti al portone del Comune, una folta delegazione di operai solidali ha attraversato la città per protestare contro la politica della giunta comunale. Gli slogan urlati da lavoratori e da una delegazione di studenti erano inequivocabili. La politica del sindaco (privatizzazioni e nessun aiuto ai lavoratori) è oramai vista da tutti i lavoratori come un danno. In piazza c’eravamo anche noi: questo il testo che abbiamo distribuito.
Non ci rappresenta nessuno!
Costruiamo una coalizione di lavoratori
Il Sindaco Doria e la sua giunta erano stati presentati come una coalizione di sinistra. Dopo pochi giorni si è rivelato il vero volto del sindaco ostaggio del Partito Democratico: privatizzazioni a tutto spiano, nessun euro per il diritto alla casa, nessuna opera di difesa per i lavoratori.
La colpa del Sindaco è di essere un burattino in mani altrui. Non solo è manovrato dal PD ma è il fedele esecutore di manovre che partono dall’Unione Europea, passano per i “felici” governi nazionali (da Berlusconi a Monti fino a Renzi) e vengono messe in pratica dagli enti locali.
Oggi centrodestra e centrosinistra litigano sui supermercati che devono speculare al posto delle fabbriche ma sono uniti contro i lavoratori.
Con la scusa della crisi e della competitività da anni ci tolgono il lavoro, le industrie, le pensioni e i servizi pubblici. Lasciano che gli imprenditori vadano a produrre all’estero dopo aver ottenuto tutto ciò che chiedono ai vari governi. Per i lavoratori ci sono solo tagli, per gli studenti i manganelli e la scuola privata, per i pensionati le briciole.
L’Unione Europea è una gabbia d’acciaio che stritola interi paesi in cui è semplicemente vietato opporsi (il caso Grecia insegna), il PD è il rappresentante italiano di questo sfascio che serve per trasferire risorse e potere verso pochissimi padroni. La ex sinistra (ben rappresentata dal Sindaco Doria) è dannosa, complice del disastro o incapace a opporsi. Le altre opposizioni non sono attrezzate per rappresentare gli interessi dei lavoratori e degli sfruttati che sono sempre stati opposti a quelli degli sfruttatori.
Per invertire la rotta bisogna cambiare totalmente politica. La crisi, l’Euro e l’Unione Europea vanno combattuti perché sono il meccanismo con cui si sono giustificati i massacri sociali. Non contenti del loro operato ora riscoprono la NATO come strumento per fare la guerra e affamarci ulteriormente.
Serve quindi ricostruire una sinistra, ma non quella che ha già fallito. Occorre ricostruire una sinistra di classe che parta da pochi punti:
Difesa del lavoro, dei diritti e dei salari
No alle privatizzazioni e alle esternalizzazioni
No alla guerra
Fuori il PD dall’Italia
Fuori l’Italia dalla guerra, dalla Nato, dall’euro e dall’Unione Europea