La trojka continua a imperversare sulla politica greca. Dopo il terzo memorandum, le privatizzazioni imposte sotto il controllo dei creditori e il massacro sociale che si prospetta, si va verso le elezioni. Tsipras si è dimesso e Syriza è a pezzi. La sinistra prova a reagire. Traduciamo un testo che lancia il fronte unitario.
Grecia: nasce «Unità Popolare» tradotto da Stathis Kouvelakis
Questa mattina 25 deputati della sinista di Syriza hanno lasciato il gruppo parlamentare del partito per creare un nuovo gruppo chiamato “Unità Popolare”. La maggior parte di questi parlamentari sono affiliati alla piattaforma di sinistra, ma altri si sono aggiunti, tra cui Vangelis Diamantopoulos e Rachel Makri, stretto collaboratore di Zoe Kostantopoulou.
Si tratta di uno sviluppo importante nella politica greca, ma anche per la sinistra radicale, in Grecia e a livello internazionale.
Devono essere sottolineati tre elementi.
Il primo è che “Unità Popolare” è il nome del nuovo fronte politico, che raggrupperà tredici organizzazioni della sinistra radicale, cioè coloro che hanno sottoscritto il testo emesso il 13 agosto (1) chiedendo la costituzione del Fronte del No. Questo fronte è quindi il primo risultato tangibile di una ricomposizione all’interno della sinistra radicale greca. Una ricomposizione che fa tesoro delle lezioni degli ultimi cinque anni e, naturalmente, dell’esperienza di Syriza al governo e della catastrofe che ne è derivata. Ma l’obiettivo del fronte è ancora più ampio: dare espressione alle forze sociali che non necessariamente si riconoscono come parte della sinistra, ma vogliono combattere l’austerità, i memorandum e il nuovo dominio della Troika.
In secondo luogo l’obiettivo del fronte è quello di costituire l’espressione politica del No come è stata espressa sia nelle elezioni di gennaio sia nel referendum del 5 luglio. Le principali linee programmatiche sono la rottura con l’austerità e il memorandum, il rifiuto di tutte le privatizzazioni e la nazionalizzazione sotto il controllo sociale dei settori strategici dell’economia, a cominciare dal sistema bancario, la cancellazione della maggior parte del debito greco (a partire dall’interruzione immediata del suo rimborso) e, più in generale, una serie di misure radicali che dovranno spostare l’equilibrio di forze a favore del lavoro e delle classi popolari, aprendo un percorso per la ricostruzione progressiva del paese, della sua economia e delle sue istituzioni.
Questi obiettivi non possono essere realizzati senza uscire dalla zona euro, come il recente disastro ha abbondantemente dimostrato, e senza rompere con l’insieme delle politiche istituzionalizzate da parte della UE. Il fronte combatterà anche per una lotta internazionalista unitaria su obiettivi comuni a livello europeo e internazionale, supporterà l’uscita dalla Nato, rompendo gli accordi esistenti tra la Grecia e Israele e si opporrà radicalmente alle guerre e agli interventi imperialisti. Questo programma di transizione si colloca nella prospettiva di un socialismo del XXI secolo.
Il terzo elemento da sottolineare è che questo nuovo gruppo parlamentare è ora il terzo in termini di dimensioni nel Parlamento greco, davanti ad Alba Dorata, il partito neonazista. Ciò significa che nei prossimi giorni il suo leader, Panagiotis Lafazanis, avrà il mandato di costituire un governo che durerà per tre giorni, come la costituzione greca prevede. Dopo le dimissioni del governo Tsipras questo mandato è ora nelle mani del secondo partito in Parlamento, Nuova Democrazia, il principale partito di opposizione di destra. Questo lasso di tempo sarà utilizzato da Unità popolare per innescare un ampio dibattito e la mobilitazione di tutte le forze sociali che vogliono lottare contro l’austerità e i memorandum, il precedente e il nuovo.
Il programma del partito e le adesioni tra le principali personalità della sinistra greca, che ci aspettiamo essere abbastanza considerevoli, saranno comunicati all’inizio della prossima settimana.
Atene, 21 agosto 2015
(1) Documento del 13 agosto e firmatari
13 Agosto 2015
I sottoscritti, in rappresentanza di un’area ampia di forze e organizzazioni della Sinistra, rifiutano il terzo memorandum sottoposto al Parlamento Greco e fanno appello per delle grandi lotte unitarie che rovescino tutti i memorandum e impongano un nuovo orientamento progressivo al paese.
La firma di un nuovo Memorandum da parte di un governo eletto per abolire i due Memorandum precedenti è un disastro per il popolo greco e la democrazia. Il nuovo Memorandum significa ancora più austerità, ulteriori restrizioni ai diritti della cittadinanza e prolungamento del regime di commissariamento della Grecia. Il nuovo Memorandum è l’esatto contrario del mandato espresso dal popolo greco nel referendum del 5 luglio, con cui sono state rigettate in maniera integrale le politiche neo liberiste di austerità e la dipendenza coloniale.
Negli ultimi 5 anni il popolo si è opposto in ogni maniera possibile al terrore e al ricatto, ha lottato per una Grecia indipendente, giusta, ricostruita, democratica e sovrana. Come i precedenti, questo Memorandum deve essere affrontato dall’ampia resistenza militante di una società coesa e determinata. Porteremo a termine il cammino del 5 luglio, fino al rovesciamento delle politiche del Memorandum con un piano alternativo per il futuro, per la democrazia e la giustizia sociale in Grecia.
La lotta contro il nuovo Memorandum comincia ora, con la mobilitazione popolare in ogni angolo del paese. Per sviluppare e vincere questa lotta è necessario costruire un’organizzazione popolare a tutti i livelli e in tutte le aree sociali.
Facciamo appello alla costruzione movimento politico e sociale ampio e nazione per la creazione di comitati di lotta contro il nuovo Memorandum, contro l’austerità e contro il commissariamento del paese. Sarà un movimento unitario che renderà possibili le aspirazioni del popolo alla democrazia e alla giustizia sociale.
La lotta che ha portato al trionfo del “No” al referendum del 5 luglio continua e vincerà!
Panagiotis Lafazanis (Piattaforma di Sinistra di Syriza, Corrente di Sinistra)
Alekos Vernardakis (Rinnovamento Comunista)
Nikos Galanis (Intervento di Sinistra)
Dimitris Kavouras (Ricostruzione dell’Organizzazione Comunista1)
Kaltsonis Dimitris (Associazione Yannis Kordatos)
Panagiotis Mantas (DIKKI – Sinistra socialista2)
Anthonis Davanelos (Piattaforma di Sinistra di Syriza – Sinistra Internazionalista Operaia)
Andreas Pagiatsos (Xekinima13)
Spyros Sakellaropoulos (ARAN – Ricomposizione della sinistra4)
Dimitris Sarafianos (ARAS – Raggruppamento della sinistra anticapitalista)
Maria Souani (Lotta operaia5)
Themis Tzimas (Ex membro del consiglio nazionale del PASOK)
Lambros Heetas (Iniziativa dei 1000)
1 Ricostruzione dell’Organizzazione Comunista e Associazione Yanis Kordatos sono raggruppamenti di ex membri del Partito Comunista di Grecia (KKE)
2 Dikki – Sinistra socialista è una raggruppamento di ex membri del Partito Socialista PASOK, già parte della coalizione di Syriza.
3 Xekinima è la sezione greca del Comitato per l’Internazionale Operaia (CWI)
4 ARAN e ARAS sono componenti del Fronte della Sinistra Anticapitalista ANTARSYA
5 Lotta Operaia è una rete di attivisti la cui maggioranza è ancora interna al Partito Comunista di Grecia (KKE)