di Enrico Vigna – Zambon Editore
Il volume curato da Enrico Vigna: L’Ucraina tra golpe, neonazisti, riforme e futuro edito da Zambon Editore, è un agile strumento di contro-informazione e un valido antidoto alla sistematica intossicazione mediatica sull’argomento.
Disinformazione strutturale che ha in parte influenzato la lettura del corso degli eventi ucraini di una parte non irrilevante dell’ “antagonismo sociale” che non ha compreso tra l’altro come ciò che avvenendo in Ucraina è un vero salto di qualità della tendenza alla guerra dell’imperialismo e che avrà ricadute non irrilevanti anche sul “fronte interno” europeo.
Questo libro è una sorta di assemblaggio di testimonianze fotografiche e brevi ma densi testi che sviluppa sinteticamente i nodi principali del conflitto, selezionando dai siti di contro-informazione presenti nel web un ampio ventaglio di aspetti riproposti su carta.
Una parte rilevante è riservata al disvelamento della reale natura dei “ribelli ucraini”, la cui origine storica rivendicata deriva dalle truppe collaborazioniste con l’occupante nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, il loro addestramento ed armamento avviene attraverso l’occidente europeo e nord-americano in particolare la Nato, il loro sdoganamento deriva dalla legittimazione data dai media-mainstream e dalla loro narrazione unilaterale degli avvenimenti ucraini.
Certamente ciò che i media tacciono perché non funzionale è il fatto tra l’altro che sono stati proprio “i ribelli” a sparare sulla folla a Kiev, che sono stati protagonisti di attacchi alla comunità omossessuale e responsabili di aggressioni antisemite come viene puntualmente documentato nel libro. Questi sono tutti aspetti del modus operandi dei ribelli di Kiev che in un altro contesto sarebbero stati utilizzati dai media come fuoco di fila contro questi soggetti ma che in questo caso sono o stravolti od omessi…
Dei documenti particolarmente interessanti riprodotti integralmente nel volume sono alcuni file rivelati da wikileaks, tra cui la spiegazione del 2010 da parte di Viktor Pynzenyk, ex ministro delle finanze e ora membro del partito d’opposizione Oudar di Vitali Klitschko, all’ambasciatore americano rispetto a cosa fossero disponibili a concedere come nuovo governo per l’Europa…
Lo citiamo integralmente perché da la cifra della politica di “lacrime e sangue” che vorrebbero introdurre, e ciò contro appunto stanno lottando tra l’altro i proletari che si oppongono anche con le armi in pugno all’attuale corso del governo di Kiev, e che va al di là dei giochi geo-politici contrapposti che si consumano oggi in Ucraina.
– aumentare l’età pensionabile di due – tre anni
– l’eliminazione del pensionamento anticipato
– la limitazione delle pensioni per i pensionati che lavorano
– la triplicazione del prezzo del gas per le famiglie
– l’aumento dei prezzi dell’elettricità del 40%
– la cancellazione della disposizione di legge che vieta ai fornitori comunali di tagliare le forniture o dare multe ai consumatori in caso di mancato pagamento dei servizi comunali
– la privatizzazione di tutte le miniere di carbone
– l’aumento dei prezzi dei trasporti, la cancellazione di tutti i benefici sociali
– l’abolizione dei sussidi governativi per le nascite, dei pasti gratuiti e dei libri di testo
– cancellazione di esenzioni IVA sui prodotti farmaceutici
– aumento tasse sulla benzina e aumento del 50% delle imposte sui veicoli
– il pagamento delle prestazioni di disoccupazione, dopo un minimo di sei mesi di lavoro
– il pagamento delle prestazioni congedo per malattia dal terzo giorno di riposo
– il non aumento del minimo vitale
Proprio a chi si oppone all’attuale corso del governo ucraino è dedicata una parte importante del libro che testimonia il carattere di massa delle mobilitazioni, la loro aperta natura anti-fascista e anti-sciovinista.
L’ultimo capitolo, semplicemente commuove…
È la storia di una partita di calcio giocata realmente il 9 agosto 1942 allo stadio Zenith tra lo Start FC, formato da prigionieri ucraini ex giocatori e lo Flakelf, formato da soldati tedeschi ex giocatori, a cui il film di John Hustun, Fuga per la vittoria, si è “vagamente” ispirato.
Non ve la raccontiamo, rimandiamo i curiosi al libro.
Diciamo solo che il coraggio di cui diedero prova quegli atleti socialisti ci sprona a continuare la lotta al fianco degli antifascisti ucraini.
Genova City Strike