Poche righe per dire che questa mattina abbiamo scoperto, nostro malgrado, che qualche “bisognoso” (speriamo sia così, ma non ci scommettiamo) è entrato nella nostra sede di Spazio Popolare Santa Brigida in Piazza Truogoli portando via quanto ha ritenuto più utile alle proprie “necessità”. I libri della biblioteca, le riviste, i quadretti di Lenin, Gagarin, le bandiere e tutto il resto sono ancora al proprio posto.
Entrare e uscire non deve essere stato troppo difficile. Se chi è entrato avesse almeno preso uno dei libri di Bertolt Brecht presenti in archivio avrebbe forse capito che rapinare una banca è meno criminale che fondarla. Anche se ci rendiamo conto che, per chi ha delle “necessità urgenti” a noi sconosciute, andare a distinguere può essere difficile.
Staremo più attenti la prossima volta. Nei prossimi giorni, cercheremo di trovare una qualche forma di autofinanziamento per recuperare il maltolto. Anche perché, come è noto, il carovita ha ripreso a salire in modo vertiginoso, ma gli stipendi dei compagni e delle compagne non sono aumentati, almeno per coloro che un lavoro, per fortuna, ce l’hanno.
Ovviamente, e qui sta il senso di questo “non comunicato”, vi aspettiamo e vi convochiamo in anticipo per quando ci sarà da solidarizzare con noi.