IL PROBLEMA DELLA CASA È UN PROBLEMA CHE RIGUARDA TUTTI

Non si può dormire per strada, in stazione in pieno inverno quando moltissime case restano chiuse ed inutilizzate.

Prima di Natale, alcuni ragazzi immigranti hanno deciso di occupare alcune abitazioni per rispondere alla propria emergenza abitativa. Si trattava di case del Comune chiuse da anni, inutilizzate e in stato di degrado. Case che fanno parte del copioso patrimonio pubblico e privato che per scelta non viene reso disponibile.

Il problema della casa e’ un problema che riguarda tutti. Le condizioni di vita (casa, lavoro, sanita’…) stanno peggiorando e a questo si aggiunge il collasso dei servizi sociali.

In particolare per i migranti che arrivano in Italia si aggiungono le difficoltà di un’accoglienza gestita dalle istituzioni solo come business, con la complicità di associazioni, cooperative, istituti ecclesiastici, enti del pubblico e del privato sociale. Un’accoglienza in molti casi negata, o comunque non in grado di fornire concreti strumenti di sussistenza ed autonomia.

Finite le vacanze natalizie, quando i ragazzi erano ormai a buon punto nei lavori di messa a posto delle abitazioni, il Comune è intervenuto con uno sgombero non annunciato delle case, sapendo bene chi stava andando a sgomberare. Il Comune ha dimostrato di non voler riconoscere il problema e di voler continuare con la tutela del profitto di pochi, a discapito della vita dei più deboli e degli sfruttati considerandoli come invisibili.

Questo, come sappiamo, succede dappertutto in Italia ed è il prodotto delle politiche nazionali e europee che crea solo disuguaglianze economiche e sociali, per salvaguardare il profitto delle classi dominanti nonostante la crisi, sulla pelle dei i lavoratori e dei più deboli.

PER ROMPERE QUESTO MECCANISMO, PER CAMBIARE E ROVESCIARE LE NOSTRE CONDIZIONI DI VITA ABBIAMO DECISO DI PRENDERCI QUELLO CHE CI SERVE E CI E’ NECESSARIO.
PENSIAMO CHE SIA INTERESSE DI TUTTI NOI CHE ABBIAMO GLI STESSI BISOGNI, SCENDERE IN PIAZZA E FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE.

Martedì 14 gennaio h 14.00 – Presidio davanti a Palazzo Tursi
Chiediamo di diffondere, partecipare e venire numerosi!!!