Qualche decina di topi di fogna, provocatori di professione, stanno tenendo in scacco una città dove l’antifascismo è una tradizione radicata. Nato nella dura lotta contro il nazifascismo nella Resistenza, nelle lotte del luglio 1960 e in tutte le rivendicazioni operaie per salari, diritti e dignità. Questa tradizione ci appartiene e nessuno può portarcela via.
Ogni volta che i lavoratori e gli sfruttati reclamano diritti questo è antifascismo. Per noi è antifascismo lottare contro le privatizzazioni delle partecipate pubbliche, contro la chiusura delle fabbriche, contro voucher, jobs act e altre invenzioni per aumentare lo sfruttamento. E’ lottare per il diritto alla casa in una città dove ti sfrattano mentre ci sono circa 40 mila case sfitte. L’antifascismo si pratica nelle lotte contro le grandi opere che distruggono i territori e fanno salire i profitti di banche, mafiosi e speculatori.
Per noi è antifascismo lottare contro partiti come il PD che sono i rappresentanti di quei padroni e di quei banchieri che non esitano a distruggere tutele e democrazia in nome di interessi economici di un ristretto numero di persone mentre per tutti gli altri ci sono solo tagli, disoccupazione, precarietà e repressioni giudiziarie. Per noi vuol dire lavorare per togliere argomenti e agibilità a una destra che spopola perché le politiche di questi anni sono state al servizio di quei poteri come l’Unione Europea che non esita a distruggere i diritti del popolo greco e di tutti i lavoratori europei, non esita a sostenere governi nazisti come quello ucraino, non esita a foraggiare paesi come l’Arabia Saudita che sono tra i finanziatori del terrorismo islamico. Quella UE che non si vergogna a criticare i muri degli altri mentre distribuisce filo spinato e lascia migliaia di profughi a morire sulle strade gelate.
Per questo oggi siamo in piazza contro i fascisti ma anche contro chi applica queste politiche criminali.
Oggi, essere antifascisti e comunisti vuol dire chiamare i nemici con il loro nome. L’Unione Europea e l’euro, il PD sono tra questi.
Per questo vi invitiamo già da oggi alla manifestazione nazionale di Roma il 25 marzo contro l’Unione Europea, l’euro e la NATO per riconquistare quei diritti che ci vengono sottratti tutti i giorni.