Con i lavoratori e con USB nel terminal PSA

Apprendiamo la notizia che, nel rinnovo RSU del terminal PSA, la lista di USB sarà esclusa per motivazioni che non convincono nessuno. La manovra è stata concordata da padroni e dai sindacati concertativi, nonostante siano state raccolte le firme necessarie (anche di lavoratori iscritti ad altri sindacati) e siano stati fatti tutti i passaggi formali.
Non è la prima volta che le liste di USB vengono bloccate nei posti di lavoro con motivazioni strumentali. Non ci stupisce: non facciamo fatica a comprendere che ai padroni servono sindacati che non difendono i lavoratori. Il loro interesse è questo. Ai sindacati complici invece, non sembra vero che si possa eliminare con una firma il sindacato combattivo per continuare a sottoscrivere tutto ciò che hanno sottoscritto in questi anni.
I lavoratori e USB porti chiamano quindi a un presidio lunedì mattina davanti all’autorità portuale perché la partita non è ancora finita. Se qualcuno pensa che tutto questo non c’entra nulla con le varie vicende corruttive di questi giorni sbaglia di grosso.
E sbaglia chi pensa che senza la forza dei lavoratori e delle sue organizzazioni come USB si possano migliorare le cose.
A USB porti e a tutti i lavoratori truffati va la nostra solidarietà di comunisti.

Genova City Strike

Di seguito il comunicato dei compagni USB del Porto di Genova

https://www.usb.it/leggi-notizia/genova-lista-usb-esclusa-dalle-rsu-nel-terminal-psa-gp-lunedi-20-ore-900-appuntamento-a-palazzo-san-giorgio-autorita-portuale-1132-1.html

In queste ore abbiamo appreso la notizia clamorosa che nel Terminal PSA-GP la lista USB, corredata da più di 200 firme, è stata esclusa dalla partecipazione alle RSU, da Cgil, Cisl, Uil e padronato, appellandosi alla tardiva adesione all’allegato G del CCNL Porti. In realtà, l’allegato G dice chiaramente che possono partecipare coloro che “aderiscano ai Codici di autoregolamentazione ed al presente regolamento”. Nell’allegato G non sono presenti termini temporali di adesione. Ma è solo l’ennesima invenzione dopo che, pur di non farci presentare le liste nel terminal PSA-GP, ad ogni comunicazione di questa telenovela che dura da 4 mesi si sono inventati regolamenti diversi a piacimento delle parti. La prima volta la privacy, poi le carte d’identità per le firme, poi l’accettazione da parte delle parti datoriali e ora le tempistiche legate alle comunicazioni.

Ci teniamo a ribadire che noi abbiamo seguito tutto il percorso nel pieno rispetto delle regole, nella convinta certezza che debbano essere i lavoratori a decidere da chi farsi rappresentare in perfetta democrazia, senza troppi “mastrussi”.

Il modello genovese emerso nelle ultime settimane è l’esatta rappresentazione di quello che tutti i giorni vediamo sui posti di lavoro: la creazione di cartelli che legano assieme diversi interessi, lo sosteniamo da anni. Non a caso, per impedirci di partecipare e non avere scomodi intrusi che li disturbino hanno scomodato le segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil che hanno scritto insieme e in perfetta sintonia con Assoporti, Assiterminal, Assologistica e Fise-Uniport. Questo stesso “cartello” andrà a decidere del nuovo CCNL Porti, della Riforma Portuale, ed è responsabile del continuo indebolimento della comunità portuale e del peggioramento delle condizioni di lavoro e di salario dei lavoratori. Esattamente come avvenuto per gli accordi sugli interinali o per l’ingresso, in sordina, di maggiori controlli per i dipendenti; o, ancora, il tentativo di demolire la CULMV per rendere il lavoro ancora più flessibile, in base agli unici interessi dei padroni, così come per l’assenza degli RLS nelle banchine o per gli accordi sindacali siglati contro il volere dei portuali.

Per noi si è raggiunto il limite: se non rispondiamo ora a questo modello che, da anni, ci affossa sempre di più, saremo destinati a rimanere succubi di questo sistema per sempre.

Riteniamo intollerabile che Cgil Cisl e Uil, muti e zitti su quanto accade in questi giorni in porto tra corruzione, abusi d’ufficio e molto altro diano un segnale di vita solo per escludere Usb e compiacere i padroni

O adesso o mai più: indiciamo un presidio lunedì 20, ore 9:00, a Palazzo San Giorgio, presso l’Autorità portuale di Genova.

 

USB Lavoro Privato Porto di Genova