Le associazioni palestinesi a Genova hanno scritto un appello per una seconda manifestazione a Genova contro gli attacchi israeliani che stanno insanguinando, in questi giorni, i territori palestinesi. L’appello, con la nostra adesione, lo trovate in fondo.
Nell’invitare alla massima partecipazione cerchiamo di spiegarne i motivi.
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Da più di 70 anni la Palestina è occupata dalle truppe sioniste di Israele. Dalla Nakba in poi, i palestinesi sono stati scacciati dalle loro abitazioni, dal loro paese, dalle loro terre. L’espansione coloniale di Israele non conosce soste. E si sostanzia attraverso guerre, incarcerazioni di massa, torture, pulizia etnica. I territori occupati sono una prigione a cielo aperto dove ogni diritto di esistenza è ridotto al minimo. Durante il periodo della pandemia lo Stato israeliano, di cui si decantano democrazia e capacità di reazione al Covid, ha lasciato morire i palestinesi, nelle città, nei campi profughi, nelle carceri.
Il popolo palestinese è disperso tra chi resiste attraverso i recinti creati dagli occupanti, tra coloro che affollano i campi profughi nei paesi vicini, tra coloro che sono stati costretti all’esilio all’estero.
In questi giorni si fa un gran parlare del diritto alla resistenza. Ma si tratta sempre di un diritto che viene riconosciuto solo a Israele. Uno stato dotato di un enorme apparato militare e repressivo. Israele si “difenderebbe” da attacchi scriteriati da parte di estremisti palestinesi, spesso legati a movimenti islamici. Eppure basterebbe capire che non può esistere pace quando uno Stato schiaccia da oltre 70 anni un intero popolo. Non può esistere pace senza neppure un briciolo di giustizia.
Per decostruire le menzogne sui responsabili di questa nuova escalation sanguinosa, bisogna spegnere la televisione, smettere leggere i giornali , larga parte di quanto viene pubblicato in rete e provare a chiedere agli abitanti. Un buon esempio di informazione lo trovate qui (link Contropiano). Ma alla fine, la cosa più importante da capire è che un popolo ridotto in quelle condizioni disumane ha tutto il diritto di difendersi e resistere con i mezzi che possiede, che sono la dignità, la volontà di giustizia, il desiderio di avere un futuro che non assomigli a quell’inferno costruito da decenni dal colonialismo sionista.
La lotta per uno Stato Palestinese contro il colonialismo sionista, arma letale dell’imperialismo in quel quadrante geografico, è una lotta di liberazione nazionale. Che non può fare altro che coinvolgere l’intero popolo. Non esisterà nessuna pace se le condizioni attuali continueranno a perpetrarsi, se il dominio israeliano non verrà messo in discussione.
La Resistenza, con ogni mezzo necessario, prepara l’unica pace possibile. Quella in cui un popolo avrà il diritto di vivere dignitosamente.
Per il diritto alla Resistenza dei popoli oppressi
Contro lo Stato sionista, per uno Stato Palestinese libero e sovrano
Mercoledì 19 maggio ore 18,00 Piazza De Ferrari
Collettivo Comunista Genova City Strike-NST
Di seguito appello pubblico per la manifestazione”
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– 𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗣𝗮𝗹𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗲𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮.
– 𝗕𝗗𝗦 𝗚𝗲𝗻𝗼𝘃𝗮.
– 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 𝗣𝗮𝗹𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗲𝘀𝗶 𝗱’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮.
– 𝗔𝗥𝗖𝗜
– 𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗖𝘂𝗯𝗮
– 𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗣𝗮𝘂𝗿𝗮
– 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗶𝘀𝗹𝗮𝗺𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗲𝗻𝗼𝘃𝗮
– 𝗠𝘂𝘀𝗶𝗰 𝗙𝗼𝗿 𝗣𝗲𝗮𝗰𝗲
– 𝗖𝗮𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗣𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶
– 𝗕𝗲 𝗪𝗼𝗸𝗲 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮
– 𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗟𝗶𝗴𝘂𝗿𝗶𝗮 𝗣𝗮𝗹𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮.
– 𝗔𝘀𝘀𝗼𝗽𝗮𝗰𝗲
– 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶.
– 𝗣𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗶𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮.
– 𝗟𝗶𝗻𝗲𝗮 𝗖𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗮
– 𝗣𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗣𝗼𝗽𝗼𝗹𝗼
-𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗦𝗮𝗻 𝗕𝗲𝗻𝗲𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗣𝗼𝗿𝘁𝗼
-𝗔𝘂𝘁 𝗔𝘂𝘁 𝟯𝟳𝟱
-𝗙𝗿𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮
– 𝗖𝗚𝗜𝗟 𝗚𝗘𝗡𝗢𝗩𝗔
– 𝗨𝗦𝗕
-𝗘’ 𝗚𝗜𝗔’ 𝗦𝗘𝗧𝗧𝗘𝗠𝗕𝗥𝗘
-𝗦𝗜𝗡𝗜𝗦𝗧𝗥𝗔 𝗜𝗧𝗔𝗟𝗜𝗔𝗡𝗔
-𝗔𝗡𝗣𝗜 𝗚𝗲𝗻𝗼𝘃𝗮
-𝗦𝗜 𝗖𝗢𝗕𝗔𝗦 𝗚𝗲𝗻𝗼𝘃𝗮
– 𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 “𝗜𝗹 𝗟𝗶𝗺𝗼𝗻𝗲 𝗟𝘂𝗻𝗮𝗿𝗲”