Mercoledì si terrà in Piazza De Ferrari una manifestazione per il diritto allo studio. Dal pomeriggio piazze tematiche con interventi su vari aspetti. Dalle 17,00 corteo organizzato dagli studenti di Come Studio Genova. Di seguito le locandine e una serie di buoni motivi per partecipare. Riportiamo anche l’adesione di USB Scuola Genova.
Il mondo della Scuola e dell’Università, durante il periodo della pandemia ha sofferto come tutti i settori ma, sotto tanti punti di vista, è stato anche protetto, soprattutto per i diritti sanitari degli insegnanti e per gli studenti che hanno avuto comunque la possibilità di seguire la didattica a distanza. Non è andato tutto bene ovviamente: alcuni lavoratori hanno rinunciato alle ferie, altri non hanno lavorato con pochissime tutele e il miraggio di una cassa integrazione che non arriva (molti educatori e gli addetti alle mense o alle pulizie). Il contratto collettivo è stato accantonato e tutto questo non può durare a lungo. Per le famiglie non è andata benissimo e per molti studenti seguire è stato quasi impossibile vista la difficoltà di collegamento. La didattica è stata, giocoforza, impoverita e ridotta a una serie di nozioni che, pur facendo mantenere un contatto tra scuola e studenti rappresentano una situazione che non può essere replicata.
L’Università ha seguito lo stesso destino, con l’aggravante di tasse elevatissime, disagi per i fuori sede e fenomeni di abbandono soprattutto per chi non può permettersi troppe spese.
Se tutto ciò era in qualche modo una scelta obbligata, questo non significa che debba continuare in questo modo. Di seguito un testo di adesione al corteo di mercoledì 10 giugno ore 17,00 da Piazza De Ferrari da parte di USB Scuola Genova. Testo che condividiamo e che riporta le rivendicazioni corrette per salvare il mondo dell’istruzione pubblica e per iniziare a progettare una istruzione più vicina ai desideri e alle necessità di chi ci lavora e di chi studia.
Collettivo Comunista Genova City Strike
Da USB Scuola Genova
L’istruzione merita rispetto
Mercoledì 10 giugno anche a Genova, come in altre città italiane, si terrà una manifestazione per il diritto allo studio. USB è tra i promotori della giornata e anche a Genova sosterremo e saremo presenti in piazza con gli studenti, i docenti, il personale della scuola e le famiglie al corteo indetto dal coordinamento studentesco Come Studio Genova, da varie scuole e associazioni cittadine.
La scuola in questi mesi ha retto grazie alla didattica on line, che deve però essere considerata solo come un mezzo di emergenza. Non si poteva fare altrimenti, ma il prezzo da pagare è stato alto soprattutto per chi, tra gli studenti, non ha avuto la possibilità di collegarsi in modo adeguato. È stato fatto un grande lavoro dal personale della scuola, ma anche dalle famiglie gravate già da numerosi problemi lavorativi e sociali, dagli studenti e dalle studentesse, che si sono ritrovati con insegnamenti impoveriti e relazioni sociali azzerate.
Nella scuola lavorano da anni molti precari; esistono figure professionali, come gli educatori e gli addetti alle mense, che non hanno neppure avuto la protezione dei docenti e che vanno internalizzati.
Il governo annuncia stanziamenti per l’istruzione, ma per il momento siamo solo alle promesse e i fatti vanno nella direzione sbagliata.
Per ripartire in sicurezza serve soprattutto personale che deve essere assunto e stabilizzato, servono spazi da ristrutturare; bisognerebbe partire subito, invece si discute di “istituzionalizzare” la didattica a distanza come chiedono i dirigenti scolastici e i fondi saranno in gran parte usati per rinforzare la DAD, a tutto beneficio dei grandi capitalisti dell’informatica.
Insomma, nulla di nuovo, se non ipotesi fantasiose come il plexiglass con cui dividere i banchi.
La lotta che va compiuta è semplice: il comparto dell’istruzione ha bisogno di forti incentivi, il diritto allo studio deve essere riportato al centro dell’attenzione parlando di scuola gratuita, pubblica e di qualità, lavorando per il blocco degli affitti e delle rate per gli studenti universitari fuori sede che in questi mesi si sono già allontanati dagli studi perché non possono più permetterseli.
Occorre anche saldare le lotte che stanno partendo in questi giorni. Le rivendicazioni contro i tagli alla sanità, al welfare, per i diritti dei lavoratori e per il reddito si saldano fortemente con le lotte per l’istruzione.
Occorre tornare a studiare in presenza e farlo in sicurezza. Non sarà possibile farlo se non ricostruiamo una sanità pubblica degna di questo nome, in grado di intervenire in prevenzione e in gestione dell’emergenza, se non ci sarà un piano di difesa dei redditi per le famiglie meno abbienti in modo da poter accedere a tutte le possibilità e le necessità legate all’istruzione, se non ci sarà la possibilità di avere trasporti pubblici efficienti per spostarsi in sicurezza.
Per questi motivi e con queste parole d’ordine partecipiamo alla mobilitazione nazionale per il diritto allo studio.
Appuntamento mercoledì 10 giugno ore 17, Piazza De Ferrari
USB Scuola Genova