L’azienda di trasporto AMT sta attaccando adesivi su tutti i mezzi pubblici, ricordando che i controllori sono agenti di polizia amministrativa. Si specifica che chi sarà trovato senza biglietto rischia sanzioni non solo amministrative ma anche penali.
Ovviamente sappiamo che non pagare il biglietto può essere anche un malcostume (non lo pagano anche i ricchi…che non ci fanno nessuna pena) ma spesso è una scelta dettata da mancanza di soldi, lavoro etc…
Il bilancio di AMT (che i dirigenti avranno letto, noi ad esempio lo abbiamo fatto) ci dimostra però che il ricavo dai biglietti è una parte minima mentre i buchi di bilancio sono altri. Mancano i trasferimenti dallo Stato (che vengono ridotti da anni), ci sono stipendi altissimi per manager e capetti, non si risparmia sul carburante migliorando e ampliando le corsie preferenziali o i semafori intelligenti.
D’altronde molte città italiane avevano trasporti gratuiti per tutti e lo stesso accade in città europee anche grandi (ad esempio in Francia).
L’idea che si vuol far passare è che i disastri economici dipendono da chi non paga il biglietto ma in realtà non è vero dal punto di vista economico.
Sappiamo anche che a chi ci governa interessa soprattutto distruggere le aziende pubbliche per poi svenderle.
Noi pensiamo invece che il Comune di Genova pdovrebbe fare altro: migliorare la viabilità per i mezzi pubblici con corsie e semafori sincronizzati, reinternalizzare gli appalti risparmiando e migliorando le condizioni dei lavoratori e l’efficienza dei mezzi, ridurre gli stipendi dei manager.
Inoltre bisognerebbe lottare per riavere i finanziamenti dallo Stato e introdurre un metodo per il trasporto gratuito per i meno abbienti. Potere al Popolo chiede che si avvii un processo per cui il servizio di trasporto diventi davvero un bene comune pubblico, che sia finanziato dallo Stato e dagli enti locali e che sia in carico a tutta la città. Non serve a nulla spaventare chi non può pagarsi il biglietto e occorrerebbe invece che a pagare sia chi ne ha la possibilità introducendo una tariffa per le fasce più alte di reddito (incentivando per tutti l’uso del mezzo pubblico e diminuendo il traffico privato), far pagare una quota per le imprese commerciali (come la Fiumara o gli altri centri commerciali) che hanno bisogno di un sistema efficace di trasporto per fare profitti e avere trasporti gratuiti per chi lavora a basso reddito, per i pensionati e per i disoccupati.
Non ci inventiamo nulla, è quanto viene fatto in molte città nel mondo con ottimi risultati e miglioramenti ambientali e di vivibilità urbana.
Ma è tutto il contrario delle politiche che centrodestra e centrosinistra hanno portato avanti fino ad ora.