La Costituente va. Se 8 milioni di votanti vi sembran pochi…

A tarda notte, il CNE venezuelano ha fornito i dati dei votanti dell’Assemblea Costituente. Hanno votato più di 8 milioni di persone con voto certificato e sicuro controllato da organismi indipendenti. Sono molti di più rispetto ai dati fasulli forniti dall’opposizione fascista che, in una votazione non controllata e dopo aver bruciato le schede, aveva annunciato circa 7 milioni di voti nel referendum farsa di alcuni giorni prima.

In Venezuela possono votare circa 19 milioni di cittadini. Il dato fornito corrisponde quindi al 41% dell’elettorato. Per capire bene questi dati occorre però comprendere il contesto.

Nelle ultime elezioni presidenziali (2013) infatti Nicolas Maduro aveva di poco superato i 7 milioni di consensi, un dato non dissimile dai voti ottenuti dal Comandante Hugo Chavez nel 2012. La serie storica dei voti al chavismo tiene conto del fatto che, all’inizio del processo bolivariano, in Venezuela le affluenze erano bassissime e Chavez fu eletto per la prima volta con circa 3 milioni di voti. Il risultato di ieri è quindi, in termini assoluti, il dato più elevato in numero di votanti dell’intero periodo bolivariano.

Le elezioni si sono tenute in un clima di tensione incredibile. Per tutta la giornata le squadre fasciste hanno terrorizzato interi quartieri della capitale Caracas. Migliaia di votanti hanno raggiunto le urne sicure dopo ore di cammino guadando fiumi e attraversando montagne per sfuggire agli attentati delle guarimbas. Prima del voto gli USA, la UE e molti paesi latinoamericani governati dalla destra hanno annunciato di voler disconoscere la votazione. I diplomatici USA sono stati richiamati da Trump e si sono allontanati dal paese. I media internazionali hanno continuato con l’infinita serie di menzogne atta a screditare il legittimo governo venezuelano definito come una feroce dittatura corrotta. Sono stati interrotti molti collegamenti aerei con il Venezuela. Le sanzioni economiche incombono su una economia in crisi con il prezzo del petrolio a livelli minimi e il boicottaggio economico organizzato dalle oligarchie interne. Nonostante questo i venezuelani hanno fornito una enorme prova di coraggio e hanno votato per la pace e la democrazia.

Chiunque, anche nelle redazioni dei giornali internazionali e nelle cancellerie dei governi imperialisti, sa benissimo che la stragrande maggioranza delle violenze e delle aggressioni di questi mesi sono da addebitare alle bande terroriste finanziate dai padroni e dai governi nemici. Detto questo è evidente che il tentativo di rovesciare il governo popolare non si fermerà certo dopo la tornata elettorale.

Il movimento rivoluzionario ha dato una grande prova di coraggio democratico e di forza ma la società venezuelana è divisa e non può essere altrimenti. Nello stato venezuelano le oligarchie controllano ancora vari settori produttivi, i grandi media e ricevono aiuti per le loro azioni squadristiche. Non si fermeranno certo dopo questo voto.

La speranza è quella che l’assemblea costituente porti a un veloce avanzamento e consolidamento del processo rivoluzionario. Il governo bolivariano è probabilmente il governo più trasparente e democratico attualmente in America Latina. Nonostante l’aggressione, fino all’ultimo, Maduro ha continuato a ripetere che il voto del 30 luglio 2017 era un voto per la pace e per la riconciliazione nazionale. L’ex presidente dell’Uruguay Mujica ha addirittura sostenuto che il problema venezuelano non è un difetto di democrazia ma un eccesso di libertà che permette ai fascisti e ai golpisti di colpire indiscriminatamente.

Se l’assemblea costituente riuscirà a trasferire potere dalle oligarchie interne ai cittadini il potere popolare avanzerà e la base sociale dei lavoratori, dei contadini e del popolo venezuelano avranno il potere per legiferare e sottrarre agibilità alla reazione.

In caso contrario bisognerà continuare a resistere. Gli 8 milioni di cittadini venezuelani che ieri si sono recati ai seggi per sostenere la rivoluzione chiedono questo. Solo l’approfondimento del potere popolare e rivoluzionario può salvare il Venezuela ed essere di esempio per tutti i popoli della Terra che lottano contro il fascismo e il capitalismo.

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Morte all’imperialismo

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