Nel febbraio di quest’anno in Ucraina è stato messo in atto un golpe, cominciato con la rivolta di piazza Indipendenza a Kiev, divenuta famosa come ‘/Euromaidan’,/ e sponsorizzato dall’Unione Europea e dagli Usa, dopo che il governo di Yanukovich non aveva ratificato il trattato di Associazione tra Ucraina e UE.
Ciò ha portato la salita al potere di un governo nazionalista e autoritario con al suo interno forze dichiaratamente neonaziste come Pravyi Sektor (Settore Destro) e il partito Svoboda (Libertà, ex
Partito Social Nazionalista Ucraino).
Da quel momento il governo di Kiev ha intrapreso una violenta persecuzione politica ai danni di qualsiasi forza di sinistra e comunista e ha imposto, con misure autoritarie e fasciste, privatizzazioni selvagge e altri provvedimenti a scapito dei lavoratori. Il sud – est del Paese, la regione operaia del Donbass, ha risposto con la creazione delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, contro cui immediatamente il governo di Kiev ha dispiegato l’esercito e le bande armate di nazisti che lo sostengono.
Da mesi, ormai, le Repubbliche resistono all’attacco valorosamente, lottando per la propria autodeterminazione e libertà e per evitare che, con gli accordi di associazione alla UE e l’entrata nella NATO dell’Ucraina, la propria terra diventi terreno di conquista e rapina per le potenze imperialiste.
All’interno delle Repubbliche Popolari, tuttavia, è in corso /non solo/ una lotta contro il governo golpista-liberista e filo-nazista di Kiev, /ma anche/ una battaglia interna fra posizioni politiche.
Nel Donbass è presente un variegato fronte, che comprende anche le posizioni nazionaliste e filo-russe appoggiate da quel pezzo di oligarchia in rapporti economici con Mosca.
MA È PRESENTE SOPRATTUTTO UNA LOTTA ANTIFASCISTA E POPOLARE CHE VA APPOGGIATA IN TUTTI I MODI PER EVITARE LA VITTORIA DELL’OLIGARCHIA LIBERISTA SPECULARE A QUELLA EUROPEA E STATUNITENSE.
Le Repubbliche Popolari lottano per la propria autodeterminazione, norma universalmente riconosciuta dal diritto internazionale. Al di là di Putin o Poroshenko, l’imperialismo NATO o l’egemonia russa, essi non vanno abbandonati, anche solo idealmente. Come nel 2003 non ci incartammo in sterili discussioni pro o contro Saddam per opporci alla guerra imperialista, oggi non facciamo l’errore di restare neutrali, e per ciò compromessi, di fronte alla palese tendenza alla guerra dispiegata dalla UE e dagli Stati Uniti.
L’Ucraina in fondo è solo una delle tappe in cui si esplicita la vocazione militarista occidentale.
Per il momento possiamo anche ignorare la guerra che stanno già combattendo anche contro di noi, ma la guerra non ignorerà noi! Per portare solidarietà militante alle forze che stanno difendendo le
Repubbliche popolari è in corso una carovana antifascista che vede la partecipazione anche dei nostri compagni.
*A FIANCO DELLA LOTTA ANTIFASCISTA E POPOLARE DELLE REPUBBLICHE DEL SUD EST DELL’UCRAINA!*
*CONTRO LE GUERRE IMPERIALISTE!*
*FUORI L’ITALIA DALLA NATO!*
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