A partire dal 15 maggio 1948 Israele si impossessò militarmente delle terre palestinesi espellendo 800.000 persone su una popolazione complessiva di 1.300.000 abitanti.
Centinaia di villaggi vennero distrutti ad opera delle squadre sioniste dell’Irgun, dell’Haganah e della Stern.
Una pulizia etnica programmata sulla quale si fondò lo stato di Israele e che ha avuto una applicazione ininterrotta lungo tutti i successivi 66 anni.
Dal 1920 il governo coloniale britannico aveva favorito la nascita dello stato di Israele e, al finire del mandato, venne applicato un piano di partizione della Palestina che assegnava ad Israele la maggior parte delle terre. Il 15 maggio 1948 le forze sioniste guidate da Ben Gurion autoproclamarono la costituzione dello stato d’Israele e dettero impulso all’espulsione senza tregua della popolazione palestinese da città , da villaggi e dalle campagne; una catastrofe terribile e senza precedente si abbatté sui palestinesi che videro le proprie case distrutte e le proprie terre confiscate, interi villaggi e centri urbani – 400 circa – saccheggiati e completamente cancellati dalla faccia della terra.
Quattro milioni di palestinesi (discendenti di questi primi profughi) da allora vivono in campi profughi nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania, Libano, Siria e Giordania. Con la Naksa (in arabo: ricaduta) del 1967 altri centinaia di migliaia profughi palestinesi si andarono ad aggiungere a quelli della Nakba del 1948. oggi, i profughi/rifugiati della diaspora palestinese sono 6 milioni.
Oggi, la repressione militare dell’esercito israeliano di occupazione, l’ininterrotta espropriazione di altre terre palestinesi per la costruzione del muro dell’apartheid, l’edificazione di nuove colonie israeliane e l’espansione di quelle già esistenti, la colonizzazione sionista di Gerusalemme, le infinite azioni di punizione collettiva che la popolazione civile palestinese subisce ogni giorno, hanno lo scopo dichiarato di continuare la pulizia etnica di quei Territori residui della Palestina storica .
Fra queste azioni, oltre a quelle del 1948, 1967, 2002, ecc, ci sono state due attacchi su Gaza, nel 2008/2009 e nel 2012, con il massacro di circa 2,000 palestinesi, migliaia di feriti e la distruzione di quel piccolissimo pezzo di terra nella quale sono rinchiusi 2 milioni di palestinesi.
Esprimiamo la nostra solidarietà col popolo palestinese, per:
– la fine dell’occupazione sionista e del regime d’apartheid in Palestina
– la liberazione dei prigionieri politici palestinesi
– il diritto al ritorno nella loro terra, i 6 milioni palestinesi in esilio forzato dal 1948 e dal 1967 che rappresentano i due terzi della popolazione palestinese attuale
– l’autodeterminazione del popolo arabo palestinese nella sua terra Palestina
– la revoca degli accordi militari, commerciali ed accademici tra Italia e lo stato d’apartheid israeliano e sospensione dei trattati commerciali tra l’Unione Europea e Israele.
Presidio per ricordare la Nakba – ‘La Catastrofe’
Giovedì 15 Maggio
ore 17:30 a P.zza Caricamento
a seguire
proiezione di “Shame of Etras & Jerusalem”
ore 21:00 a P.zza Posta Vecchia
UDAP – Genova
Laboratorio Sociale Murga di Posta Vecchia
Genova City Strike – Sezione della rete nazionale Noi Saremo T utto